Copertura lignee edificio in Piazza Filippini a Mantova

2012

Rilievo e mappatura dei materiali e dei fenomeni di degrado delle strutture lignee nell’edificio a torre in Piazza dei Filippini a Mantova.

Committente: Committente privato

Coperture

Le coperture sono organizzate su due livelli principali: il tetto dell’edificio a torre e quello del corpo di fabbrica retrostante, inserito tra la torre e la scuola materna. A questi va aggiunta la copertura del vano scala. In generale le strutture sono tutte a vista, anche se non sempre raggiungibili e ispezionabili da vicino a causa della scarsa affidabilità di alcuni piani di calpestio (vano 305) o dell’altezza eccessiva (vano 301 e travi di colmo). La presenza costante di piccioni nei locali ha provocato il deposito di spessi strati di guano su tutte le superfici, non da ultime le travature, limitando le possibilità di ispezione per alcuni elementi. Le condizioni di luce naturale sono generalmente accettabili, ad eccezione dei vani 304/305, piuttosto bui, ma l’uso di una torcia portatile ha permesso di condurre comunque le ispezioni, soprattutto nelle prime ore della giornata. Gli elementi dell’orditura principale sono sempre osservabili almeno sui lati e all’intradosso; le teste sono ispezionabili solo per alcuni arcarecci e puntoni d’angolo.

Scopo delle ispezioni per le strutture lignee era di individuare le diverse specie legnose in opera, determinarne lo stato di conservazione e attribuirne classe di rischio biologico e categoria di resistenza secondo la norma UNI 11119 (Beni Culturali. Manufatti lignei. Strutture portanti degli edifici – ispezioni in situ per la diagnosi degli elementi in opera). All’ispezione visiva si sono accompagnate prove di battitura con mazzuolo di legno e di penetrazione non strumentale con succhielli metallici. In osservanza della già citata norma 111119 è da premettere che le condizione generali dell’edificio (illuminazione naturale, accessibilità) hanno consentito lo svolgimento agevole delle ispezioni per tutti quegli elementi posti alle quota più basse mentre per quelli alle quote maggiori o al di sopra di piani di appoggio non sicuri si è proceduto con una stima a vista il più possibile ravvicinata e cercando di individuare eventuali degradi anche in comparazione con elementi vicini e più accessibili.

 

 

 

 

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