2014
Progettazione di quattro nuovi serramenti metallici per gli oculi del tamburo della cupola della Basilica di Sant’Andrea a Mantova.
L’incarico ha previsto il rilievo dello stato di fatto con la valutazione dello stato di conservazione dei serramenti esistenti. In accordo con il Direttore dei Lavori e la Soprintendenza, si è deciso di procedere alla sostituzione dei telati lignei fissi con nuovi serramenti metallici che permettono l’apertura motorizzata mediante controllo centralizzato. La modifica permette di controllare il microclima della cupola attraverso l’apertura e la chiusura delle finestra, favorendo le condizioni ideali per la conservazione delle superfici della basilica.
Premessa
L’intervento di modifica dei serramenti degli oculi est e ovest nel tamburo della cupola della Basilica di Sant’Andrea a Mantova, si rende necessario al fine di poterli rendere apribili, garantendo in questo modo la ventilazione naturale alla cupola, quando le condizioni microclimatiche interne dovessero raggiungere livelli potenzialmente dannosi per la conservazione delle superfici decorate e le opere presenti in Basilica.
Il rilievo
Le operazioni preliminari di rilievo hanno permesso di ricostruire la geometria degli attuali serramenti e comprenderne il sistema costruttivo. Il rilievo dello stato attuale, specie del vano e dei dettagli sul lato esterno, ha risentito dei problemi di accessibilità e raggiungibilità legati alla posizione delle finestre. Gli oculi si trovano infatti a diverse decine di metri di altezza e sul lato esterno sono protetti da una rete metallica. Ragioni di sicurezza hanno sconsigliato di operare dall’esterno, ma questo non ha pregiudicato le operazioni di rilievo, lasciando solo qualche dubbio sulla dimensione di alcuni elementi di dettaglio della ferramenta e sulle geometrie di alcuni elementi del telaio metallico, che comunque non inficiamo il lavoro complessivo, consentendo di ipotizzare una soluzione progettuale. In sede di smontaggio, saranno condotte le necessarie verifiche e, se necessario, apportate le correzioni al progetto. Il rilievo è stato realizzato con metro distanziometro laser, metro rigido di legno e calibro.
I serramenti attuali
Le notizie relative agli oculi, o finestroni rotondi, del tamburo della cupola sono ricavate dalle fonti archivistiche, dalla bibliografia nota e dai documenti dei recenti lavori che li hanno interessati.
Dalle fonti d’archivio e a stampa consultate[1] è possibile ricostruire alcune delle vicende che hanno riguardato le finestrature della cupola, anche se non sono emerse informazioni precise sull’epoca di realizzazione degli attuali serramenti.
Il progetto di modifica
L’idea generale è quella di mantenere un aspetto per quanto possibile simile all’esistente, pur rinunciando alle parti di telaio in legno. Tale rinuncia si rende necessaria per consentire le modifiche utili all’apertura in sicurezza delle finestre. Un intervento analogo, riguardante i serramenti dell’abside, è documentato nel 1966, anno in cui si decide la sostituzione delle precedenti finestre a telaio ligneo, i cui vetri a smeriglio “comunissimi e di tale indisponente effetto” hanno da tempo richiesto il posizionamento di tende color cenere per eclissarle[6].
I nuovi serramenti poggiano un po’ più all’interno rispetto all’attuale telaio ligneo, così da mantenerne visivamente le stesse proporzioni, che sono rispettate anche dalla partizione verticale delle ante e dall’uso di profili metallici identici o simili a quelli rilevati.
La soluzione progettuale scelta, tiene conto anche delle indicazioni fornite dal Prof. Dario Camuffo e ricerca il miglior compromesso tra capacità di aerazione e sicurezza in termini di rischi di infiltrazioni d’acqua all’interno.
Si è pertanto deciso di rendere i serramenti apribili a ribalta solo nella parte inferiore, con cerniere orizzontali in mezzeria. In questo modo si previene il rischio di infiltrazioni di pioggia dall’esterno, in quanto l’eventuale acqua di stravento arrivando sul vetro scorrerebbe verso l’esterno, gocciolando sulla scossalina. La protezione è assicurata anche dal notevole sporto della muratura soprastante e dal sistema di apertura/chiusura centralizzato asservito a rilevatori di temperatura, umidità e velocità del vento, che comanderanno la chiusura delle finestre in caso di forte vento. Il disegno del serramento dovrebbe comunque proteggere dall’acqua anche in caso di malfunzionamenti che dovessero impedire la chiusura. In questa fase del progetto non è ancora stato scelto il meccanismo di chiusura, ma sarà probabilmente collocato alla base delle finestre e dotato di pistone o cremagliere per comandare l’apertura, la chiusura e il bloccaggio della finestra.
Il disegno finale dei nuovi serramenti è molto simile a quello dei precedenti, con l’unica variante imposta da un traverso orizzontale necessario per permettere l’apertura a ribalta. Le osservazioni degli oculi dall’esterno e dall’interno della basilica, fanno ipotizzare che le variazioni nell’aspetto saranno difficilmente percepibili dall’utente, trovandosi molto in alto in quota e spesso celati alla vista dalle cornici all’interno e dalle costruzioni circostanti all’esterno.
Costruttivamente i nuovi serramenti, interamente in metallo, sono realizzati unendo profili a spigoli vivi mediante saldature o viti, nei casi in cui si debba garantire la facilità di smontaggio. Un anello realizzato da due piatti saldati a “L” costituisce il telaio fisso, zancato alla muratura. Un tubolare a sezione rettangolare saldato all’anello lo divide verticalmente a metà, mentre orizzontalmente è posizionato un profilo a “L” che reggerà le due ante inferiori, apribili a ribalta. I due spicchi superiori sono realizzati con profili a “L” e montanti a “T” per il telaio e profili a “L” come fermavetro. Le lastre, recuperate se possibile dai precedenti serramenti, saranno dotate di guarnizione in gomma o silicone per garantirne la tenuta. Il tutto è poi assicurato al telaio fisso mediante viti autofilettanti in ottone a testa conica. Le due ante apribili inferiori sono realizzate con lo stesso telaio delle ante fisse, al quale è stata aggiunta la battuta esterna, realizzata con un piatto calandrato saldato al profilo a “L” e dotato di gocciolatoio. L’anta è incernierata ad un profilo a “L” saldato all’esterno del serramento, che funge anche da battuta ed è dotata di gocciolatoio.
La scelta di avvitare le “L” fermavetro è dettata dalla necessità di facilitare le operazioni di smontaggio per l’eventuale sostituzione delle lastre di vetro in caso di danneggiamenti. Le lastre di vetro, infine, saranno per quanto possibile recuperate e adattate ai nuovi serramenti.
Opere accessorie
L’intervento prevede anche la sostituzione della rete anti volatili esterna mediante la realizzazione di un nuovo telaio apribile, dotato di rete.
[1] I riferimenti sono tratti dal regesto dei documenti desunti dalla ricerca archivistica e bibliografica compilato da Marco Cofani, Verena Frignani e Angelo Landi del maggio 2007.